Serve un PD piu' unito dopo una grande sconfitta nazionale
Sono stata Responsabile degli Enti Locali per la Segreteria di Piero Fassino, quando la maggioranza dei Comuni e delle Provincie si vincevano e quando il Partito nazionale aveva il portone sempre aperto e il Segretario presente ovunque in Italia a sostenere i candidati del Centrosinistra e dell'Ulivo.
Altri tempi.
Abbiamo poi fatto il PD di cui certo io sono una fondatrice, proprio per aumentare la base del consenso e cercare di consolidare il Governo del Paese.
MI stupisce dunque l'intervento di ieri di Matteo Ricci, che svolgendo oggi il mio incarico di ieri, minimizza la grande sconfitta nazionale di domenica pubblicizzando ovunque dati parziali che riportano solo il quadro attuale, con il nostro Governo in 67 Comuni capoluogo contro i 58 del Centrodestra e gli 8 dei 5 Stelle.
Ma questo dato e' poco significativo, e certo Ricci lo sa, se non si rappresenta lo scarto rispetto la posizione preesistente, quando il Centrosinistra nei Comuni aveva 46 citta' e oggi ne ha 21, il Centrodestra 32 e prima ne aveva 16 e a cui vanno inoltre aggiunti 3 Comuni conquistati dalla sola Destra. Mi potrei dilungare su una sconfitta annunciata che fa perdere al PD citta' simbolo come Genova, Sesto San Giovanni, La Spezia e Pistoia e che perde anche in tantissimi piccoli centri dove magari non e' presente il simbolo, ma sono chiare le appartenenze. ... (leggi tutto)
Silvana Amati
28 giugno 2019

Il servizio sul Corriere Adriatico


La chiusura delle piccole strutture dell'INPS
e' compatibile con la missione dell'istituto?
L'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) e' uno tra gli enti previdenziali europei piu' grandi e complessi, con un bilancio che e' il secondo dopo quello dello Stato.
L'INPS gestisce la quasi totalita' della previdenza italiana, assicurando la maggior parte dei lavoratori autonomi e dei dipendenti del settore pubblico e privato e, nel corso degli anni, ha assunto un ruolo crescente e primario nel sistema nazionale del welfare.
Con l'avvio a gennaio del piano di ristrutturazione, l'Inps ha annunciato la riduzione da 48 a 36 delle direzioni generali, di cui 22 a livello regionale.
Risulta, inoltre, che la presidenza e la direzione dell'Inps avrebbero dato indicazioni perche' vengano chiuse dai direttori regionali tutte le sedi dell'Istituto con meno di 10 dipendenti, sostituendole con piccole sedi di servizi con un solo operatore o senza operatore. Ho sottoscritto un'interrogazione presentata dal collega Silvio Lai e rivolta al ministro del Lavoro Giuliano Poletti nella quale si chiede di sapere:
- se sia al corrente dei fatti esposti e se tali decisioni siano frutto di sue indicazioni;
- quali sono i risparmi previsti da tale riorganizzazione territoriale;
- se condivida la strategia aziendale dell'INPS sui tagli delle sedi piccole;
- quali iniziative intenda adottare per evitare che tale situazione possa arrecare danni alle imprese, ai cittadini, agli anziani e ai disabili, presenti nei territori piu' distanti dalle grandi citta', in particolare nelle zone periferiche e montane e nel mezzogiorno.

Il testo dell'interrogazione


Perche' costringere i singoli a far valere
i propri diritti in sede giurisdizionale?
La prima sezione civile della Suprema Corte di cassazione ha confermato che e' trascrivibile in Italia l'atto di nascita formato all'estero, dal quale risulti che il minore e' figlio di due madri con la sentenza 19599 del 21 giugno 2016, depositata il 30 settembre.
La Suprema Corte ha escluso la contrarieta' dell'atto all'ordine pubblico, chiarendo ulteriormente l'inquadramento sistematico della genitorialita' omosessuale nel nostro ordinamento, in armonia con i principi desumibili dalla Costituzione, dalle convenzioni internazionali in materia di protezione dei minori e dal complesso delle disposizioni alla luce delle quali deve essere assicurata, in Italia, la tutela dei diritti fondamentali dei minori nati, accolti o cresciuti in una famiglia omogenitoriale.
Cio' premesso, si apprende da fonti di stampa che il Comune di Perugia si sarebbe rifiutato di trascrivere l'atto di nascita di un bimbo di sei mesi nato in Spagna da due mamme italiane grazie alla procreazione assistita in virtu' di presunti motivi di ordine pubblico.
La mancata registrazione all'anagrafe rappresenta la lesione di un diritto fondamentale all'identita' del bambino il quale in assenza di una certificazione anagrafica risulta inesistente sul piano giuridico e sul piano dell'accesso ai servizi.
Ho sottoscritto un'interrogazione presentata dal collega Sergio Lo Giudice e rivolta al ministro dell'Interno Marco Minniti per sapere se il Ministero in indirizzo intenda dare indicazione ai Comuni nel senso dell'attuazione degli orientamenti di giurisprudenza, anche di Cassazione, richiamati cosi' evitando che i singoli siano costretti a far valere i propri diritti in sede giurisdizionale con notevoli costi in termini di tempi e spese.

Il testo dell'interrogazione


Riconoscere alla Brigata Ebraica e alle altre minoranze
il loro sacrificio nella lotta contro il nazifascismo
La Brigata ebraica e' stata una formazione militare costituita nel 1944 ed inquadrata nell'esercito britannico, operativa durante la seconda guerra mondiale in vari scenari di guerra. A comandare il contingente fu nominato il brigadiere generale canadese Ernest Frank Benjamin, anch'egli ebreo. Fecero parte della Brigata ebraica oltre agli ebrei provenienti dalla futura terra di Israele, anche quelli che vivevano nelle nazioni soggette al controllo britannico (Canada, Sudafrica ed Australia), cui si sarebbero uniti poi altri militari ebrei, di origine polacca e russa. La Brigata Ebraica combatte' in Italia dal 3 marzo al 25 aprile 1945. I caduti di quelle battaglie sono nel cimitero di Piangipane e in altri piccoli cimiteri della zona. A Ravenna una lapide ricorda i 45 ebrei caduti nella liberazione della citta'.
Il 28 giugno in Commissione difesa del Senato abbiamo approvato all'unanimita' la proposta di legge proveniente dalla Camera per il conferimento alla Brigata ebraica della medaglia d'oro al valor militare per la Resistenza.
La commissione inoltre, ritenendo che tutti i soldati partecipanti alla lotta contro il nazifascismo, meritino un riconoscimento pubblico del loro sacrificio e che altre minoranze, come quella ebraica, subirono il torto di non essere assegnatarie di alcuna onorificenza, ha impegnato il Governo a verificare la presenza di altre minoranze, come il 28mo Battaglione Maori, e a valutare l'opportunita' di attribuire loro i giusti riconoscimenti.

Il resoconto del voto in Commissione Difesa


Il servizio su viveresenigallia.it


Elenco newsletter precedenti.... - .... www.silvanaamati.it