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MIBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio
L'influenza marchigiana sulla fotografia in Italia dal secondo dopoguerra
![]() Di seguito il programma dell'iniziativa, che si articolera' in due tavole rotonde. La prima, dal titolo "Archivi: esperienze di formazione, catalogazione, conservazione e valorizzazione", moderata da Laura Moro, Direttore dell'Istituto centrale per il Catalogo e la Documentazione, proporra' una ricognizione dei patrimoni fotografici esistenti sul territorio e delle dinamiche loro connesse. La seconda, dal titolo "La fotografia marchigiana: esperienze artistiche e documentaristiche", moderata dal prof. Gianmario Raggetti, si focalizzera' su esperienze di autori marchigiani del passato e del presente e della loro incidenza sul percorso della fotografia italiana. Le conclusioni saranno affidate a François Hebel, gia' direttore dei Rencontres d'Arles e attuale direttore artistico del Mois de la Photo du Grand Paris, per un'analisi sulla possibile valorizzazione e internazionalizzazione di un territorio attraverso la fotografia. ![]()
A Torino la mancanza di organizzazione e coordinamento tra
Questura, Prefettura e Comune va superata al piu' presto
A Torino sabato 3 giugno 2017 1527 persone sono rimaste ferite in occasione della proiezione, in Piazza San Carlo, della finale di Champions League.
Le principali cause rilevate di quanto e' accaduto, sono: un impressionante numero di bottiglie di vetro; l'assenza di vie di deflusso facilmente raggiungibili; la mancanza di controlli capillari agli ingressi della piazza, atti anche ad impedire, con efficacia, l'ingresso di materiali pericolosi; un solo maxischermo, piuttosto che due, come avvenuto nelle occasioni precedenti per una piu' ampia distribuzione delle persone presenti. Ho sottoscritto un'interrogazione presentata dal collega Mauro Marino e rivolta al ministro dell'Interno Marco Minniti per sapere se non ritenga di intervenire direttamente per accertarsi che gli errori commessi nell'ultima settimana non vengano ripetuti, visto che ci si trova di fronte a una reiterata mancanza di organizzazione e coordinamento, constatata anche in occasione della preparazione del Salone dell'Auto, per la quale si e' dovuti ricorrere la notte precedente l'apertura del Salone, a una riunione fiume tra Questura, Prefettura e Comune per sopperire ad una persistente mancanza di coordinamento.
Aumentare la sicurezza dei bambini in automobile
anche impedendo tragiche distrazioni ![]() Le statistiche evidenziano un aumento significativo di questi casi in tutto il mondo a partire dagli anni novanta ed in seguito all'introduzione dell'airbag anche per il posto del passeggero a lato del guidatore. L'apertura dell'airbag in caso di incidente puo' essere pericolosa per i bambini, quindi si suggerisce di sistemare il seggiolino non piu' sul sedile anteriore ma su quello posteriore e, nel caso di bambini molti piccoli, con il volto del bambino rivolto verso il lunotto per ridurre i pericoli del contraccolpo in caso di incidente stradale. Questo nuovo posizionamento aumenta la sicurezza del bambino in caso di incidente ma ha come effetto la sua minore visibilita' a bordo dell'automobile. Molti sono gli studi effettuati per creare strumenti e congegni che siano di supporto ai genitori e che impediscano questi terribili eventi. 16 ragazzi dell'Istituto Istruzione Superiore Enrico Fermi di Bibbiena, coordinati dal professor Pier Luigi Bargellini con l'assistenza del tecnico Alberto Larghi, nel 2013 misero a punto un seggiolino per il trasporto dei bambini in automobile chiamato "Ricordati di me". Questo tipo di seggiolino, collegato all'impianto elettrico dell'automobile, avverte il conducente nel caso in cui il bambino rimanga all'interno quando il motore e' spento e le portiere chiuse attraverso segnali quali l'accensione delle frecce, il suono del clacson e addirittura inviando un sms al cellulare. Il seggiolino e' gia' stato brevettato tre anni fa ed ha avuto un riconoscimento dal CNR ma purtroppo fino ad adesso non ha ricevuto nessuna proposta per la sua produzione in serie. Ho sottoscritto un'interrogazione presentata dalla collega Donella Mattesini e rivolta al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, nella quale si chiede se intenda rapidamente promuovere l'obbligatorieta' di dispositivi brevettati per la sicurezza dei bambini all'interno delle automobili.
Preoccupazioni sul futuro occupazionale dei lavoratori Wind Tre S.p.a.
![]() Il 22 maggio ultimo scorso Wind Tre S.p.A. ha presentato un piano industriale nel quale ha tracciato i principali punti strategici dell'operazione di fusione, tra i quali: il mantenimento di entrambi i marchi e delle 21.000 delle 26.000 torri presenti nel patrimonio delle due aziende originarie; l'intenzione di investire per i prossimi 6 anni oltre 7 miliardi di euro per modernizzazioni e adeguamenti. Contestualmente Wind Tre S.p.A. comunicava anche l'intenzione di procedere alla esternalizzazione del servizio clienti consumer ex Tre. Operazione che se realizzata coinvolgerebbe circa 900 lavoratori su 4 siti: Genova, Cagliari, Palermo, Roma. Ho sottoscritto un'interrogazione, presentata dal collega Ignazio Angioni e rivolta al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda nella quale si chiede di sapere: - se ritenga le esternalizzazioni anticipate dalla societa' Wind Tre S.p.A. compatibili con gli obiettivi di tutela del futuro occupazionale dei lavoratori; - se non ritenga opportuna l'urgenza di farsi promotore della convocazione di una riunione tra le parti interessate al fine di verificare la compatibilita' del nuovo piano annunciato da Wind Tre S.p.A. con quello sottoposto al Governo nel settembre 2016.
Un'interpellanza per velocizzare i provvedimenti
per la ricostruzione nelle zone terremotate
Ho sottoscritto l'interpellanza presentata dalla collega Nadia Ginetti e rivolta al presidente del Consiglio dei ministri
Paolo Gentiloni con alcune proposte per cercare di velocizzare i provvedimenti per la ricostruzione nelle zone terremotate chiedendo,
in particolare, al Governo di: - incrementare le risorse per la microzonazione per ogni Comune interessato dagli eventi sismici; - stabilire, nell'ambito della pianificazione urbanistica, i termini entro i quali presentare i progetti di ricostruzione dei territori colpiti successivi all'esecuzione della verifica effettuata con le microzonazioni; - sostenere progetti di ricostruzione di aree locali con funzioni aggregative, sociali, sportive che, in caso di emergenza, possano svolgere un ruolo di accoglienza immediata delle popolazioni colpite. |