Ho deciso di sostenere la candidatura di Dario Franceschini a Segretario Nazionale
del Partito Democratico, perché ho deciso di scommettere sul futuro del PD.
Credo che questa sia la scelta più giusta per consentire al PD di giocare un ruolo importante nel futuro del Paese. Si deve ricordare che abbiamo scelto di dare vita ad un partito nuovo e non ad un nuovo partito. Infatti non volevamo una sigla in più nel campo della politica. Volevamo, invece, far vivere una formazione politica nuova che rispondesse ai bisogni veri della gente e che raccogliesse il meglio delle culture politiche da cui nasceva. Un Partito dunque culturalmente plurale, perché altrimenti non avrebbe avuto senso rinunciare alle grandi storie del nostro passato. Dario Franceschini è diventato Segretario del Partito Democratico solo pochi mesi fa, in un momento particolarmente difficile. Franceschini ha saputo mantenere saldamente la rotta della laicità e della collocazione del PD in Europa, con l'entrata dei nostri eletti nel Gruppo dell'Alleanza progressista dei Socialisti e dei Democratici. Una collocazione niente affatto scontata. Ricordo ancora con emozione che Dario Franceschini, al suo insediamento a Segretario del PD, ha ritenuto di giurare fedeltà sulla Costituzione Italiana, nel luogo della strage della lunga notte del '43. Dove si potevano insieme simbolicamente coniugare Resistenza, Democrazia, Costituzione, basi della nostra Repubblica. Non è un caso che sia proprio Piero Fassino il coordinatore nazionale della mozione di Franceschini. Fassino, ultimo Segretario dei DS, ci ha traghettato con decisione e generosità nel Partito Democratico, convinto che questa fosse, storicamente e politicamente, la scelta giusta per i democratici del nostro Paese. E' certamente vero che sostenere Franceschini vuol dire oggi scommettere su un amalgama, certo giusto e ben riuscito, dei riformismi del Novecento. Vuol dire anche saper rinunciare a concezioni di egemonia che restano legate al secolo scorso. Il Congresso potrà rappresentare ora un ulteriore momento di lavoro, di discussione, di crescita, se riusciremo a non parlare solo di noi. Se riusciremo a dimostrare nei fatti che sappiamo interpretare i bisogni dei cittadini e delle cittadine italiani. Che sappiamo batterci per i loro diritti e perché le loro esigenze di sicurezza e di futuro siano rispettate e possano essere realizzate. Chiudendo l'appuntamento di giovedì scorso allo Spazio Etoile in Roma (foto) - (video) , Franceschini ha dichiarato che "vinceremo questo Congresso senza sconfiggere nessuno. Vinceremo per far vincere il Partito che abbiamo aspettato tutta la vita". Mi auguro che questo spirito possa essere condiviso tra tutti i candidati alla Segreteria Nazionale e dai loro sostenitori perché, dopo il 25 ottobre, tutti insieme ci ritroveremo nel Partito Democratico, la più grande forza politica antagonista alle destre nel nostro Paese. Silvana Amati
Giovedì 23 luglio alle ore 18.00 - Loggia dei Mercanti di Ancona Piero Fassino illustrerà la proposta politica alla base della candidatura di Dario Franceschini a segretario del PD Chiunque voglia partecipare al dibattito congressuale del PD deve iscriversi, entro il 21 luglio, al circolo più vicino alla sua residenza. |