Il 14 marzo 2014 ho partecipato a Perugia alla presentazione della proposta di legge regionale
per garantire maggiore tutela, piu' diritti e regole precise per chi possiede animali.
Promotori dell'incontro il presidente della Regione,
Catiuscia Marini, l'
Enpa e la terza Commissione del consiglio regionale,
presieduta da
Massimo Buconi.
E' una proposta innovativa ed ambiziosa, quasi una legge quadro di settore, che rivoluziona l'approccio
culturale del benessere animale, mettendolo fortemente in relazione agli aspetti legati all'affettivita'
e alla vivibilita' degli animali d'affezione.
Obiettivo dei presentatori della proposta e' quello di portare nei prossimi tre mesi il provvedimento
in Consiglio regionale, lavorando nel frattempo per renderlo coerente nei percorsi di attuazione.
L'approccio innovativo della proposta impone infatti una piu' attenta rilettura delle funzioni che
sono in capo alle istituzioni e agli enti locali, con particolare riferimento alle questioni attinenti
alla sanita' veterinaria ed ai meccanismi di controllo e vigilanza regolati da leggi nazionali.
Il testo della proposta
Equilibrio di genere per il Parlamento europeo
Il 13 marzo 2014 sono intervenuta nella discussione sulle modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18,
per la promozione dell'equilibrio di genere nella rappresentanza politica alle elezioni
per il Parlamento europeo
Ho cofirmato gli atti:
-
N. 4-01846 interrogazione del 12 marzo 2014 ai ministro della giustizia
Andrea Orlando, per sapere quali iniziative di propria competenza, esercitando anche i propri poteri di
carattere ispettivo, intenda adottare per assicurare la piena ed effettiva
tutela penale della salute delle persone esposte alle fibre killer di amianto e delle altre sostanze
tossiche e nocive presenti nello stabilimento Anic/EniChem di Pisticci scalo.
Tra i dipendenti di questo stabilimento, secondo l'esposto denuncia che l'Associazione italiana esposti ad amianto
ha depositato presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Matera il 15 aprile 2013, "si sono verificate nell'ultimo
decennio decine di morti per varie patologie, in larghissima maggioranza di natura tumorale,
addebitabili, con altissimo grado di probabilita' logica e credibilita' razionale, a sostanze cancerogene cui
questi lavoratori sono stati esposti per lunghi periodi di tempo sul posto di lavoro; a partire dall'amianto";