Alla Rotonda a mare con Dacia Maraini e Carla Rocchi
Sabato 15 ottobre ho partecipato alla iniziativa "L'anello mancante: conoscere e salvaguardare i diritti degli animali", dove ho anche avuto modo di parlare del Festival #Animali in corso a Roma, nella Factory del Macro /Testaccio.
Sono intervenuti il sindaco Maurizio Mangialardi, l'assessora alle politiche per lo sviluppo sostenibile Ilaria Ramazzotti, la presidente dell'ENPA - Ente Nazionale Protezione Animali Carla Rocchi, e la scrittrice Dacia Maraini. L'incontro e' stato moderato da Mauro Pierfederici. Foto di Patrizia Lo Conte: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 ------ Locandina
Giovedi' 6 ottobre 2016
Aula del Senato La cooperazione e un piano comune per il rafforzamento della Difesa Comune Europea
Interrogazione della sen. Silvana Amati, risposta della ministra della Difesa Roberta Pinotti e
replica della sen. Silvana Amati.
66a Giornata nazionale
per le Vittime del Lavoro
Domenica 9 ottobre, ho partecipato alla manifestazione che che ha avuto luogo ad Ancona, organizzata dalla sezione territoriale dell'ANMIL,
per celebrare la Giornata per le Vittime del Lavoro.
Nel corso della cerimonia ho avuto modo di ribadire il mio personale sostegno alla battaglia finalizzata alla sensibilizzazione sul fenomeno degli incidenti sul lavoro, delle malattie professionali e sulla loro prevenzione. Invito - Foto - Diretta notte di Radio Impegno
Monitorare e raccogliere dati sui casi di intersessualita' sul
territorio italiano ed evitare la soluzione chirurgica precoce
Con il termine intersessualita', intersex, o DSD (disturbi nello sviluppo sessuale), si intendono quelle caratteristiche di sesso cromosomico,
gonadico o anatomico che non rientrano nelle tipiche nozioni binarie di femmina e maschio.
Secondo gli studi piu' accreditati su 1.000 nati 17 presentano una qualche forma di intersessualita' (A. Fausto-Sterling 2000) Il rapporto 2015 della Fundamental rights agency (FRA), sostiene che le persone intersessuali potrebbero gia' essere protette dall'articolo 2 della Costituzione, anche se occorrerebbe una legge ad hoc per evitare di perpetuare la loro invisibilita' politica e sociale e garantire loro una piu' efficace protezione. L'obbligo di legge di registrare il sesso del nascituro sul certificato di nascita rafforza l'aspettativa sociale. Lo scarso interesse nei confronti di azioni di monitoraggio dimostrato fino ad oggi da molti Paesi non ha agevolato l'analisi di questo fenomeno su larga scala. Recentemente la stampa ha riportato la notizia di un intervento chirurgico su un o una duenne dalle caratteristiche intersex eseguito al policlinico universitario "Paolo Giaccone" di Palermo. L'intervento che avrebbe compreso l'asportazione delle gonadi, dell'utero e la ricostruzione del pene della o del giovanissimo paziente. Ho sottoscritto un'interrogazione presentata dal collega Sergio Lo Giudice e rivolta alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin con la quale si chiede, tra l'altro, di sapere: - se abbia raccolto informazioni sull'accaduto e se la persona interessata sia stata sottoposta a intervento chirurgico a causa di un imminente e serio pericolo per la sua salute; - se non intenda avviare un'iniziativa di monitoraggio e raccolta dati sui casi di intersessualita' sul territorio italiano; - se non ritenga opportuno avviare dei programmi informativi rivolti alle famiglie interessate, affinche' siano consapevoli dei rischi che possono scaturire da tali operazioni e possano valutare opzioni alternative, quali quella di crescere il figlio o la figlia senza sottoporlo o sottoporla a interventi invasivi e lasciandogli o lasciandole la scelta sul proprio corpo quando sara' in grado di scegliere per se.
Contrastare in tutte le sedi internazionali il fenomeno delle spose bambine
I matrimoni precoci violano il diritto di bambine e ragazze di vivere con gioia, serenita' e in piena autonomia. Essere costrette a sposarsi ancora
piccole, ben prima dei 18 anni, con uomini gia' adulti, spesso molto piu' anziani e con gia' altre mogli, toglie a bambine e ragazze speranze,
occasioni di educazione e lavoro e possibilita' di crescere, seguendo inclinazioni, desideri e tempi non forzati.
Secondo l'ultimo rapporto Unicef presentato nel novembre 2015, nel mondo circa 700 milioni di ragazze si sono sposate in eta' minorile. Oltre un terzo di loro, circa 250 milioni, hanno contratto matrimonio addirittura prima di compiere 15 anni. Le gravidanze precoci provocano ogni anno 70.000 morti fra le ragazze di eta' compresa tra 15 e 19 anni e costituiscono una quota rilevante della mortalita' materna complessiva. A sua volta, un bambino che nasce da una madre minorenne ha il 60 per cento delle probabilita' in piu' di morire in eta' neonatale. Ho sottoscritto un'interrogazione presentata dalla vicepresidente del Senato Valeria Fedeli con la quale si impegna il governo: - ad attivarsi, nelle sedi internazionali, al fine di garantire il pieno rispetto, da parte dei Paesi che ne sono firmatari, della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza; - ad assumere tutte le opportune iniziative per la piena attuazione della risoluzione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite "Child, early and forced marriages"; - a valutare l'opportunita' di dotare l'Italia, in linea con l'esempio virtuoso della Svezia, di un'apposita normativa, al fine di configurare quale nuova fattispecie delittuosa il matrimonio forzato e tutte le attivita' connesse.
Difendere gli investimenti agrari dall'esercizio venatorio
Ho sottoscritto un DDL, presentato dalla collega Laura Puppato, che incide sulla possibilita' per gli agricoltori interessati di poter
meglio difendere i propri investimenti agrari qualora l'esercizio venatorio sia passibile di danno diretto o indiretto ai propri fondi.
In sintesi, si intende procedere alla modifica della normativa vigente, al fine di rendere piu' semplice e chiara la procedura che rende possibile l'esclusione di taluni fondi rispetto a quelli su cui sara' possibile praticare l'attivita' venatoria, con particolare riguardo ad agriturismo e similari, che vedono nella caccia un rischio se non un obiettivo pericolo, per la sicurezza dei clienti e del turismo in generale. In particolare, si prevede che il proprietario o il conduttore di un fondo possa motivatamente richiedere, indipendentemente dalla pubblicazione del piano faunistico-venatorio regionale, che il proprio terreno su cui si sono investiti importi considerevoli, sia maggiormente tutelato anche permettendo il divieto di accesso venatorio. La richiesta andra' indirizzata al Presidente della Giunta regionale che avra' titolo sulla scorta delle evidenze inserite nel ddl, per rispondere positivamente o rigettare la richiesta, motivando la scelta. E' prevista applicazione del silenzio assenso.
Altri materiali dal Festival #Animali in corso al Museo Macro/Testaccio
Articolo di Silvana Amati su L'Unita'
8 ottobre ore 16 - VIOLENZE E VITTIME UMANE E ANIMALI
foto di Martina Dell'Orco e Isabella De Rubis (Ist. Rossellini)
7 ottobre ore 16 - LA COMUNICAZIONE SOCIALE PER GLI ANIMALI
foto di Francesca Coccia (Ist. Rossellini)
6 ottobre ore 16 - GLI ANIMALI DI LEONARDO DA VINCI
foto di Cristina Corcinschi (Ist. Rossellini)
4 ottobre 2016 - Presentazione del libro di Andrea Maori (Ed. ENPA)
"La protezione degli animali in Italia. Storia dell'ENPA e dei movimenti zoofili e animalisti dalla meta' dell'Ottocento alle soglie del Duemila" -
Video su RadioRadicale.it
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