Il presidente della Corte Costituzionale sul referendum:
partecipare al voto significa essere pienamente cittadini

"Ai referendum si deve votare: ogni cittadino e' libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto. Ma credo si debba partecipare al voto: significa essere pienamente cittadini. Fa parte della carta d'identita' del buon cittadino" lo ha detto il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, interpellato nella conferenza stampa dopo la relazione annuale.
Anche il Quirinale ricorda che tutti i presidenti della Repubblica hanno sempre votato in occasione di un referendum. Ed e' lecito pensare che anche Sergio Mattarella non si discostera' da questa tradizione, in perfetta continuita' con i suoi predecessori.


Programma dei lavori - Fotografie - Comunicato stampa


Accolto dal Consiglio d'Europa il ricorso della CGIL per le difficolta'
che trova in Italia l'interruzione volontaria della Gravidanza

Nella precedente newsletter, spiegando i motivi di un'interrogazione che ho sottoscritto, rivolta ai ministri Orlando e Lorenzin, avevo sottolineato come nel nostro paese il fenomeno dell'aborto clandestino sia causato dell'applicazione, troppe volte "carente", della legge 194 soprattutto a causa dei numerosi obiettori di coscienza nel personale sanitario.
Il Consiglio d'Europa ha deciso di accogliere un ricorso presentato dalla CGIL, nel quale si denuncia che le donne che vogliono interrompere la loro gravidanza trovano una sostanziale difficolta' nell'ottenerne l'accesso, nonostante quanto e' previsto dalla legge. Il ricorso conclude che, in alcuni casi, le donne possono essere forzate ad andare in altre strutture, o ad abortire senza il controllo delle competenti autorita' sanitarie.
Il ministro della Salute incredibilmente nega che ci sia un problema. Alla notizia dell'accoglimento del ricorso la Lorenzin replica: "Mi riservo di approfondire con i miei uffici, ma sono molto stupita perche' dalle prime cose che ho letto mi sembra si rifacciano a dati vecchi che risalgono al 2013. Il dato di oggi e' diverso". Come faccia ad affermarlo non c'e' dato di sapere.

La decisione del Comitato Europeo dei Diritti Sociali

La notizia nel sito del settimanale L'Espresso


Effetto benefico, nel settore dell'arredamento,
del Bonus Mobili per giovani coppie

L'Italia si conferma ai vertici nel mondo nell'arredo di qualita'. Le aziende del settore sono leader in Europa sia come produzione che come capacita' innovativa.
Nel 2015 il Bonus Mobili per le giovani coppie e, piu' in generale, le detrazioni fiscali sulla casa, hanno prodotto un effetto benefico sul settore, sia in termini di fatturato aggiuntivo generato per le aziende sia in termini psicologici come maggiore motivazione all'acquisto. Ho sottoscritto la mozione presentata dalla collega Camilla Fabbri nella quale, tra l'altro, si impegna il governo:
- ad adottare misure per la stabilizzazione delle attuali misure;
- ad estendere l'applicazione dell'agevolazione anche ai singoli e alle famiglie monogenitoriali, di eta' fino ai 35 anni;
- a promuovere in maniera diffusa ed ancora piu' incisiva su tutti i media la normativa in merito all'agevolazione per le ristrutturazioni e per il connesso acquisto di mobili.

Il testo della mozione


Serve una maggiore attenzione del governo
per attivare efficaci politiche di genere

Nel nostro Paese le politiche di genere stanno attraversando un periodo di stallo e di difficolta' dovuto, fra le altre cose, all'assenza di una figura responsabile quale una Ministra per le Pari Opportunita'
Attualmente la carica e' affidata ad interim al presidente del Consiglio dei Ministri e il Dipartimento per le Pari Opportunita' presso la Presidenza del Consiglio e' sostanzialmente fermo e privo di direzione.
Le cifre impressionanti sulle violenze contro le donne e la scarsita' dei finanziamenti ai Centri antiviolenza, erogati a singhiozzo e con ritardo, richiedono un'attenzione sicuramente piu' elevata.
Ho sottoscritto un'interrogazione presentata dalla collega Maria Grazia Gatti e rivolta al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi in cui si chiede di sapere se non ritenga di affidare la delega alle Pari Opportunita' ad una Ministra che dia rappresentanza ad un punto di vista di genere in grado di attivare, seguendo pratiche orami consolidate, tutte le funzioni presenti all' interno del dipartimento e di mantenere un occhio vigile sui provvedimenti in corso valutandone costantemente l'impatto di genere.

Il testo dell'interrogazione


Una petizione contro l'uso sistematico e preventivo
di antibiotici negli allevamenti intensivi

Negli allevamenti intensivi c'e' un uso sistematico e preventivo di antibiotici. E' opportuno che il ministero della Salute si attivi per realizzare un monitoraggio di dati con un controllo della loro attendibilita', e un piano obbligatorio di riduzione del consumo di antibiotici negli allevamenti italiani. Segnalo che la CIWF Italia ha lanciato una petizione sull'argomento. Nessun interesse commerciale deve venire prima della salute dei cittadini.

Informazioni sulla resistenza agli antibiotici

La pagina della petizione on line


Inchiesta sugli allevamenti intensivi a Speciale Tg1

Segnalo l'inchiesta "NON SOLO ANIMALI?" di Roberta Badaloni sugli allevamenti intensivi trasmessa da Speciale Tg1 domenica 10 aprile.
Sono state trasmesse immagini esclusive girate di nascosto dagli animalisti, le risposte e le ragioni di allevatori e veterinari, il confronto etico sul consumo della carne.

Registrazione audiovideo dell'inchiesta


Due inchieste di Essere Animali condotte negli allevamenti di visone

In Italia l'allevamento di animali per la produzione di pellicce non e' mai stato un'attivita' di particolare rilevanza economica e negli ultimi 40 anni ha registrato un continuo ed inesorabile trend negativo: nel 1988 erano attivi 170 allevamenti con circa 500.000 animali; nel 2003 si sono ridotti a 50, con circa 200.000 animali; nel 2013 sono 12 con una produzione di 100-150.000 animali.
La specie allevata in Italia e' il visone. L'allevamento di volpi per la produzione di pellicce non e' piu' praticato ormai dalla fine degli anni Ottanta, mentre l'ultimo all'allevamento di cincilla' ha cessato l'attivita' nel 2012. Nel 2013 presentai il DDL 62 per il Divieto di allevamento, cattura e uccisione di animali per la produzione di pellicce.
Sull'argomento segnalo due video e delle fotografie frutto di due diverse indagini che Essere Animali ha condotto all'interno degli ultimi allevamenti di visoni presenti in Italia Un'investigazione condotta con lo scopo di rendere visibili questi luoghi sconosciuti e nascosti, in cui ogni anno vengono uccisi 170.000 animali destinati a diventare pellicce.

Video: Morire per una pelliccia - Le pellicce nascono in camere a gas

Fotografie: Morire per una pelliccia - Le pellicce nascono in camere a gas



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