Approvato l'emendamento sui precari della Protezione Civile
E' stato approvato dalle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera dei Deputati, l'emendamento al decreto Milleproroghe sui precari della
Protezione Civile.
La misura interessa da vicino anche la Regione Marche dove sono numerosi i precari in servizio. Con l'approvazione di questo emendamento si garantisce la tutela del territorio e la salvaguardia delle persone in merito alla gestione di eventuali situazioni di emergenza o di calamita' naturali. Quello svolto dalla Protezione Civile e' un servizio che non puo' essere sospeso ne' ridimensionato perche' da esso dipende l'integrita' della vita delle persone. In attesa dell'espletamento delle procedure concorsuali per il reclutamento di personale a tempo indeterminato, si e' quindi reso necessario provvedere alla proroga delle disposizioni di cui all'art. 14 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3891 del 4 agosto 2010, al fine di assicurare il proseguimento di un'attivita' fondamentale perla sicurezza del territorio e della popolazione come quella svolta quotidianamente dalla Protezione Civile.
La Regione Marche e i disabili: inapplicate le disposizioni riguardanti l'assistenza tutelare
Ho sottoscritto l'interrogazione, presentata dalla collega Nerina Dirindin, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin
nella quale cui si chiede di sapere:
- se la rimodulazione della ripartizione degli oneri fra servizio sanitario e utenti/Comune deliberata dalla Regione Marche sia nota al Ministero della Salute e se essa risulti in contrasto con la normativa nazionale; - quali strumenti ritenga di mettere in atto al fine di verificare e monitorare, e in tutto il territorio nazionale, il rispetto delle disposizioni in materia di assistenza socio-sanitaria, oggetto di crescenti restrizioni ancorche' fondamentale per la qualita' della vita di molte persone con disabilita'; - quali iniziative intende avviare per far rispettare in tutto il territorio nazionale la vigente normativa in materia di livelli essenziali di assistenza sociosanitaria.
450 uffici postali chiusi entro l'anno
Ho sottoscritto un'interrogazione presentata dalla collega Laura Fasiolo al ministro dello sviluppo economico Federica Guidi
sul piano di riorganizzazione della rete di sportelli postali su tutto il territorio nazionale che prevede la chiusura, a decorrere dal 2015, di circa 450 uffici di Poste Italiane, di cui alcuni
in piccoli comuni frequentati prevalentemente da persone anziane.
Nell'interrogazione si chiede di sapere se la ministro ritenga opportuno, per attenuare almeno in parte, gli inevitabili disagi causati da tale riduzione nei piccoli centri: - garantire un minimo di servizio sul territorio, chiedendo a Poste Italiane S.p.a di essere maggiormente cooperativa con le amministrazioni locali; - evitare chiusure drastiche e traumatiche e di favorire la trasformazione degli sportelli, comunque destinati a chiusura, in postazioni POSTAMAT per consentire alla clientela di prelevare contanti o di effettuare pagamenti delle bollette, ricariche telefoniche e altre operazioni fattibili tramite la cassa automatica.
Bocciato il servizio di pattugliamento europeo nel Mediterraneo
Ho sottoscritto un'interrogazione presentata dalla collega Pamela Orru' ai ministri dell'Interno Angelino Alfano e degli Affari Esteri Paolo Gentiloni
dopo l'ennesima ecatombe di persone in fuga da paesi in guerra, questa volta provenienti dalla Libia, che si e' consumata l'11 febbraio 2015 nel mar Mediterraneo e dopo che
da Strasburgo arriva la bocciatura del nuovo sistema di pattugliamento europeo. Nell'interrogazione
si chiede di sapere:
- come intendano sostenere lo sforzo economico che gli enti locali, primariamente coinvolti dalle situazioni emergenziali, devono affrontare disponendosi, mediante idonee strutture e dotazione di personale competente, all'accoglienza degli immigrati; - quali iniziative intendano porre in essere affinche' i Paesi dell'Unione europea avvertano la necessita' di condividere l'azione di soccorso e accoglienza dei migranti che giungono sulle coste italiane.
Calendarizzare la discussione in aula della legge di iniziativa popolare sull'eutanasia
Ho sottoscritto la richiesta presentata da Luigi Manconi presidente della Commissione Diritti Umani del Senato
di calendarizzare al piu' presto la
Proposta di legge di iniziativa popolare numero 1582, depositata alla Camera il 13 settembre 2013.
Nella motivazione della richiesta, tra l'altro, si afferma: Decidere della propria vita comporta decidere anche di quella parte della vita che e' l'approssimarsi alla morte. E decidere di quella esperienza del declino del corpo e della mente e dello spirito, comunque lo si chiami, che siamo destinati ad affrontare. Qui entra in gioco un'altra parola difficile da pronunciare e altrettanto difficile da affermare: dignita'. Risulta arduo prevedere come la categoria di dignita' - che e' fondamento e garanzia della titolarita' dei diritti - possa essere tutelata fino a quando resti un soffio di vita. E tuttavia sappiamo che patire sofferenze lancinanti e perdere coscienza di se' e degli altri, precipitare in uno stato vegetativo o in una condizione artificiale di sopravvivenza, corrispondono a una profonda lesione di cio' che e' il rispetto di noi stessi. Ecco perche' il nesso tra autodeterminazione e dignita' e' cosi' intimo.
L'importazione di minerali da zone di conflitto e ad alto rischio
Insieme alla collega Elena Fissore, ho scritto una lettera a Massimo Mucchetti, presidente della Commissione Industria, commercio e turismo del Senato,
per sollecitare la calendarizzazione dell'esame della Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che istituisce un sistema europeo di autocertificazione dell'esercizio
del dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori responsabili di stagno, tungsteno, tantalio, dei loro minerali e di oro, originari di zone di conflitto
e ad alto rischio.
Le distratte ispezioni nello stabilimento Green Hill di Montichiari
Ho presentato un'interrogazione, sottoscritta anche da altre colleghe, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin
nella quale cui si chiede di sapere:
- quali siano le ragioni del mancato coinvolgimento nelle ispezioni effettuate presso lo stabilimento Green Hill di personale del Ministero della Salute specializzato in protezione degli animali d'affezione, come sono i cani dell'allevamento in questione; - perche' le ispezioni sono state effettuate con il solo coinvolgimento dei servizi veterinari della Asl locale e della Regione Lombardia e non, almeno in parte, in maniera autonoma dall'organo a cui sono affidate in via ordinaria vigilanza e controllo della struttura; - quali siano le ragioni per cui, a fronte della riscontrata violazione dell'obbligo di applicazione di microchip per l'identificazione dei cani, non siano state applicate le previste sanzioni amministrative; - quali siano le valutazioni relative all'operato degli ispettori della ex Direzione Generale Sanita' Animale del Ministero - Ufficio VI, che hanno firmato le ispezioni citate; - se non ritenga opportuno, alla luce della recente sentenza di condanna per maltrattamenti e uccisioni, istituire una apposita commissione per procedere alla revisione delle autorizzazioni per la sperimentazione sugli animali, composta da personale che dia adeguate garanzie di preparazione scientifica e terzieta'.
La tutela degli animali e i delitti contro l'ambiente
Ho sottoscritto gli emendamenti, presentati dalla collega Loredana De Pretis, al
DDL n. 1345 sui delitti contro l'ambiente, riguardanti in particolare il traffico, la commercializzazione,
la cattura, la detenzione, l'uccisione o la distruzione illecita di esemplari di specie di flora o fauna protetti.
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