Sabato 21 maggio in Piazza Possenti a Cupra Marittima (AP), ho partecipato, in rappresentanza del Senato, alla cerimonia di premiazione de
"Il bambino creativo. I ludi del disegno, scultura, scrittura" organizzato da AC L'Arca dei Folli, Confederazione Internazionale dei Cavalieri
Crociati Commenda Sant'Emidio KPR Aretha, Gran Priorato delle Marche.
L'evento, che ha ricevuto il Patrocinio del Senato della Repubblica, si e' svolto a conclusione di una serie di attivita' creative e culturali che hanno visto protagonisti ragazze e ragazzi impegnati sui seguenti temi:
Serve un finanziamento pluriennale per il raddoppio
della linea ferroviaria Orte - Falconara
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti lo scorso 5 maggio 2016 ha trasmesso alle Camere lo schema di Aggiornamento per l'anno 2015
al Contratto di programma - parte investimenti 2012 - 2016 tra il MIT e RFI.
Per quanto riguarda il raddoppio della linea ferroviaria Orte - Falconara e' previsto il definanziamento di 6 milioni di euro, mentre il collegamento Orte - Falconara fa parte, come opera infrastrutturale di interesse nazionale, tra quelle definite strategiche dal Governo. Si tratta di un collegamento nord - sud che unisce le regioni Lazio, Umbria, Marche e la Romagna e rappresenta una straordinaria opportunita' anche per il trasporto delle merci su ferro e il collegamento con le principali direttrici ferroviarie del Paese. Poiche' si dovranno pronunciare, in merito a quanto sopra, le competenti Commissioni Permanenti di Camera e Senato, come parlamentari umbro - marchigiani del PD abbiamo chiesto ufficialmente ai rispettivi presidenti che nel parere di maggioranza si riprenda il tema del raddoppio proprio ribadendone la sua strategicita'. Occorre, in tal senso, impegnare il Governo su un finanziamento pluriennale per la realizzazione del raddoppio: un impegno quindicennale di almeno 150 milioni di euro annui, ricorrendo anche ai finanziamenti comunitari, facendo in modo che, nella prossima legge di stabilita' 2017 e nel bilancio triennale, vengano appostati, nell'ambito del finanziamento delle infrastrutture ferroviarie, le risorse suindicate, impegnando inoltre il Ministro e RFI affinche' prosegua la progettazione delle tratte da raddoppiare fino al livello definitivo.
Salvare gli imprenditori vittime incolpevoli di mancati pagamenti
Sono sempre piu' numerose le imprese, soprattutto piccole e medie, costrette a fallire per i mancati pagamenti determinati da comportamenti
dolosi delle aziende per cui lavorano. Il problema merita e richiede attenzione. Una prima risposta doveva venire dal Fondo per il credito
alle aziende vittime di mancati pagamenti, cosiddetto "Fondo Serenella", istituito con la legge di stabilita' presso il Mise,
con una dotazione di 10 milioni di euro annui per il triennio 2016-2018.
Nelle more dell'emanazione del decreto interministeriale che deve dare attuazione a questo fondo, accogliendo la sollecitazione di Confartigianato la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli ha presentato un emendamento al decreto banche (59/2016) che permette di estendere l'applicazione del Fondo antiusura, istituito con la legge 108 del 1996, agli imprenditori e lavoratori autonomi vittime incolpevoli di mancati pagamenti di crediti commerciali per reati di truffa aggravata, insolvenza fraudolenta, estorsione, false comunicazioni sociali a danno dei creditori. E' un emendamento che merita di essere condiviso perche' se verra' approvato la norma potra' essere immediatamente applicata, senza attendere provvedimenti attuativi, con effetti positivi sulle aziende oneste messe in crisi dai comportamenti dolosi dei propri debitori.
Una nuova pubblicazione arricchisce la Collana
editoriale dell'assemblea legislativa marchigiana
Lunedi' 16 maggio, nella Biblioteca Comunale Antonelliana di Senigallia, ho partecipato alla presentazione del volume "Le Marche tra
Medioevo e contemporaneita'. Studi in memoria di Renzo Paci", edito dai Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche.
Sono intervenuti Daniele Salvi, capo di gabinetto del presidente del Consiglio regionale delle Marche, Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia e presidente dell'ANCI Marche, Rosa Marisa Borraccini, dell'Universita' degli studi di Macerata e Carlo Vernelli, curatore del volume. Si tratta di una raccolta di testi di vari autori sui principali temi di studio dello storico senigalliese Renzo Paci. "Un libro" ha detto il sindaco "che rende omaggio a un grande intellettuale marchigiano e importante protagonista della vita democratica e culturale della nostra regione e della nostra citta'. Un lavoro che contribuisce alla riscoperta di quei filoni di ricerca attraverso cui, insieme a Sergio Anselmi, egli seppe profondamente innovare gli studi relativi alla storia marchigiana dal medioevo all'eta' contemporanea. Gia' in passato l'Amministrazione comunale aveva voluto ricordare Paci dedicandogli l'archivio storico di Senigallia e promuovendo la riedizione del suo libro L'ascesa della borghesia nella Legazione di Urbino dalle riforme alla Restaurazione. Questo nuovo volume, che vede la luce grazie alla collaborazione della Presidenza del Consiglio regionale, vuole essere un ulteriore contributo alla conoscenza e alla divulgazione della sua opera e, ci auguriamo, uno stimolo all'approfondimento della storia di Senigallia e delle Marche".
Crescenti dinieghi si riscontrano nell'esame delle domande di asilo
In base agli ultimi dati forniti dal Ministero dell'Interno, sul fronte dell'esame delle domande d'asilo pare riscontrarsi una dinamica di
crescenti dinieghi, consolidatasi sul 58%. Sono 66.266 le domande di protezione esaminate nell'anno 2015 (l'83% sul totale delle domande
presentate), di cui solo il 5% per cento hanno avuto come esito lo status di rifugiato, l'8% la protezione sussidiaria e il 22% l'umanitaria.
Tale tendenza sembra non solo essere confermata, ma aumentare per il nuovo anno. Ho sottoscritto un'interrogazione presentata dal collega Francesco Verducci e rivolta al ministro dell'Interno Angelino Alfano in cui si chiede: - se l'aumentare del numero dei dinieghi abbia connessione con una nuova tendenza delle Commissioni di giudicare in base al Paese di provenienza e non alla storia personale del richiedente protezione internazionale, come richiesto dalla Convenzione di Ginevra; - se il Ministero intenda avviare delle verifiche sul lavoro delle Commissioni Territoriali, viste le modalita' di gestione delle pratiche, l'evidente disparita' di numeri tra una regione e l'altra e il gran numero di dinieghi; - di verificare se le modalita' con cui si procede alla valutazione della richiesta di protezione internazionale avvengano in conformita' con le normative europee e delle Convenzioni internazionali e non contrastino con le circolari emanate dal Ministero dell'Interno sui Paesi cosiddetti "sicuri"; - se e' oggetto di considerazione il fatto che, se questa dinamica dovesse confermarsi, il sistema rischierebbe di avere un gran numero di profughi tramutatisi in clandestini, senza fissa dimora, senza nessuna prospettiva di futuro, con il rischio di "cattura" da parte delle reti criminali, laddove invece, attraverso i progetti di gestione (CAS, centri governativi, SPRAR), sono stati fatti investimenti volti alla massima integrazione. |